Si stá per compiere l’ ennesima discriminazione verso milioni di Italiani che vivono all’ estero…. Mi riferisco al nuovo Senato …
Questa riforma, ormai alle battute finali, verrá approvata e nell’ indifferenza generale prevede che non ci saranno piú Senatori a rappresentarci…. altra grande delusione……
Facciamo una riflessione :
“A Palazzo Madama siederanno 100 Senatori in luogo dei 315 di oggi, così ripartiti: 74 consiglieri regionali, 21 sindaci, 5 personalità illustri nominate dal presidente della Repubblica. Saranno i Consigli regionali a scegliere i senatori, con metodo proporzionale, fra i propri componenti. Inoltre le regioni eleggeranno ciascuna un altro senatore scegliendolo tra i sindaci dei rispettivi territori, per un totale, quindi, di 21 primi cittadini che arriveranno a Palazzo Madama. La ripartizione dei seggi tra le varie Regioni avverrà “in proporzione alla loro popolazione” ma nessuna Regione potrà avere meno di due senatori”….. e noi residenti all’ estero che siamo piú di 5 milioni ? (dati Ufficiali iscritti AIRE, in realtá milioni in piú)… Non abbiamo diritto a essere rappresentati? Tra l’ altro, tra le nuove funzioni del Senato una delle piú importante sará quella di occuparsi di Politiche Comunitarie, Enti locali, Europa, oltre ad avere “funzione di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica” . Potere di voto vero e proprio invece il Senato lo conserverà solo per le riforme costituzionali, leggi costituzionali, leggi sui referendum popolari, leggi elettorali degli enti locali, diritto di famiglia, matrimonio e salute e ratifiche dei trattati internazionali.
(Il nuovo Senato) rappresenta le istituzioni territoriali. Concorre all’esercizio della funzione legislativa nei casi e secondo le modalità stabiliti dalla Costituzione, nonché all’esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica e tra questi ultimi e l’Unione europea. Partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea. Concorre alla valutazione delle politiche pubbliche e dell’attività delle pubbliche amministrazioni, alla verifica dell’attuazione delle leggi dello Stato nonché all’espressione dei pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge .
Viste le competenze e la rappresentanza che avranno i nuovi Senatori su temi che riguardano sopratutto Politiche Estere, ratifiche dei Trattati Internazionali, funzioni di raccordo tra lo Stato centrale e gli Enti costitutivi della Repubblica, non sarebbe stato ovvio considerare una rappresentanza in Senato anche da parte dei milioni di Connazionali che vivono all’ estero, almeno equiparata ad una Regione Italiana ?
Se questo come temo, non sará possibile, dovremo chiedere a gran voce una profonda riforma del CGIE, con compiti e strumenti adeguati al fine di poter rappresentare in modo serio e costruttivo le necessitá delle nostre Comunitá fuori Patria che oggi piú che mai chiedono di poter essere ascoltate e costituire parte attiva delle decisioni prese dalle nostre Istituzioni centrali.
Cesare Villone